Bolzano, Göttingen, 21 novembre 2022
L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) chiede ancora una volta l’abolizione della messa al bando del PKK in Germania. Questo divieto è da tempo superato. Serve allo Stato turco come pretesto per attaccare sempre più le aree di insediamento curde in Siria, Iraq e nel proprio Paese. I sostenitori del regime di Erdogan in Germania ne fanno un uso improprio per criminalizzare le proteste pacifiche contro le sue politiche. Finché la Germania sosterrà il divieto e allo stesso tempo sosterrà la Turchia con armi e denaro, oltre che politicamente e diplomaticamente, si renderà complice degli attacchi che violano il diritto internazionale. E aiuta il sovrano turco a perseguitare i suoi oppositori politici all’estero.
La Ministra degli Interni Nancy Faeser deve criticare senza mezzi termini i recenti attacchi nel nord della Siria durante la sua visita ad Ankara. Deve capire che la presa del potere di Erdogan non può essere compito delle autorità tedesche. Più volte i curdi in Germania sono stati accusati di aver manifestato pacificamente contro la politica di persecuzione della Turchia. Anche mostrare una bandiera curda è oggetto non di rado di persecuzioni massicce. La messa al bando del PKK rende difficile mostrare un’ampia solidarietà con le giustificate richieste curde di uguaglianza e libertà nella loro patria.
Con la continua criminalizzazione, la Germania si unisce a una bizzarra alleanza di regimi autocratici che reprimono le aspirazioni curde alla libertà. L’Iran e la Turchia fanno leva sulla violenza di massa contro la popolazione curda nel proprio Paese e nell’Iraq settentrionale. Nel nord della Siria, lo fanno la Turchia, il regime di Assad e le milizie islamiste, che a loro volta sono sostenute dalla Turchia e finanziate dal Qatar, che ospita la Coppa del Mondo. La Germania dovrebbe dire addio a questa losca compagnia il prima possibile. La revoca del bando del PKK sarebbe un passo importante verso la ricerca di una soluzione politica pacifica e negoziata alla questione curda. Il governo tedesco dovrebbe fungere da mediatore tra curdi e governo turco. Se troverà un modo per porre fine alla guerra e alla violenza cieca, tutti gli interessi saranno serviti.