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Diritti degli indigeni in Colombia: lo spyware finanziato dagli Stati Uniti mette in pericolo gli attivisti

Bolzano, Göttingen, 15 novembre 2024

Manifestazione del 1 maggio 2015 a Bogotà, Colombia. Foto: Dario Ghilarducci.

L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) critica il finanziamento statunitense del programma di sorveglianza Pegasus per i servizi di sicurezza colombiani, ora venuto alla luce. È noto che il software di spionaggio del gruppo NSO viene spesso utilizzato per monitorare i membri dell’opposizione, ma anche giornalisti e attivisti. Soprattutto in Colombia, il Paese con il maggior numero di attivisti assassinati al mondo, l’uso di questo software spia potrebbe aggravare ulteriormente una situazione già allarmante.

Il software è destinato a combattere il terrorismo e la criminalità organizzata. Tuttavia, l’esperienza di altri Paesi ha dimostrato che anche attori impopolari della società civile sono finiti ripetutamente nelle liste di controllo. Per i leader indigeni e gli attivisti ambientali, in particolare, le tecnologie di sorveglianza incontrollata rappresentano un’ulteriore minaccia. Per questo è particolarmente importante che il governo indaghi e renda pubblico chi è stato monitorato esattamente e in quale periodo. Anche le missioni diplomatiche europee in loco sono chiamate a fare pressioni per ottenere il massimo chiarimento possibile.

Secondo le informazioni emerse finora, il governo statunitense, ufficialmente molto critico nei confronti del Gruppo NSO e dei suoi prodotti, ha pagato undici milioni di dollari in contanti per il software. Con i pagamenti in contanti, gli Stati si avvicinano pericolosamente al livello delle organizzazioni criminali che dicono di combattere. Il caso sottolinea la necessità di una supervisione internazionale delle tecnologie di sorveglianza pericolose, in modo che gli attori della società civile, già a rischio, possano svolgere i loro importanti compiti. L’organizzazione Front Line Defenders riferisce di 146 attivisti uccisi in Colombia nel 2023, più della metà di tutti i casi registrati nel mondo.