Bolzano, Göttingen, 20 marzo 2025

In occasione del 35. anniversario dell’indipendenza della Namibia, il 21 marzo, l’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) richiama l’attenzione sulla continua dipendenza del Paese da attori stranieri e chiede nello specifico alla Germania, ex potenza coloniale, di fare di più per eliminare le strutture coloniali.
Sebbene la Namibia sia formalmente indipendente, gli attori stranieri, tra cui la Germania, continuano a esercitare una notevole influenza sull’uso delle risorse namibiane. Con il pretesto della protezione del clima e della promozione delle energie rinnovabili, come la produzione di idrogeno verde, le aziende rivendicano vaste aree di terreno. Ne è un esempio il progetto Hyphen, nel sud della Namibia, che prevede la produzione su larga scala di idrogeno con la partecipazione della Germania in un’area sottratta con la forza ai Nama durante l’era coloniale tedesca e dichiarata zona diamantifera limitata.
Secondo l’APM, i nuovi investimenti tedeschi in quest’area minacciano di cementare le dipendenze coloniali in una nuova forma. Al fine di decarbonizzare le proprie economie, i Paesi del Nord globale stanno rivendicando vaste aree di terra nei Paesi del Sud globale senza rispettare i diritti e le esigenze delle comunità locali interessate.
I discendenti dei pochi Ovaherero e Nama sopravvissuti, i cui mezzi di sostentamento furono distrutti durante il genocidio tedesco del 1904-1908, attendono ancora la restituzione delle loro terre ancestrali. Una parte considerevole dei fertili terreni agricoli è ancora di proprietà di grandi proprietari terrieri bianchi, mentre i discendenti delle vittime vivono in condizioni precarie. Nonostante le ripetute richieste di giustizia e di restituzione della terra, il governo namibiano rimane in gran parte inattivo. La questione fondiaria irrisolta perpetua la disuguaglianza economica e sociale e ostacola la realizzazione di una vera indipendenza per l’intera popolazione namibiana.
Per raggiungere una vera e completa indipendenza della Namibia, anche la Germania, in quanto ex potenza coloniale, deve dare il suo contributo riconoscendo le ingiustizie esistenti e adottando misure per eliminare le dipendenze ricorrenti e la persistenza delle strutture coloniali. Ciò include il pieno riconoscimento del genocidio, il pagamento di un risarcimento e la restituzione di tutti i manufatti e dei resti umani ancora conservati nelle istituzioni tedesche. La lotta della Namibia contro l’apartheid sudafricano è spesso enfatizzata come il racconto centrale del Giorno dell’Indipendenza, ma le questioni irrisolte derivanti dall’era coloniale tedesca continuano a plasmare le condizioni sociali e politiche della Namibia fino ad oggi.