Bolzano, Göttingen, 11 febbraio 2025

L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) si appella ai Governi europei affinché garantiscano il rispetto dei diritti delle popolazioni indigene che vivono in isolamento volontario nei progetti di cooperazione e sostengano la creazione immediata della riserva indigena di Yavarí Mirim in Perù.
Pochi giorni prima della decisione sulla creazione della riserva indigena nella regione di Loreto, al confine tra Perù e Brasile, il Ministero della Cultura peruviano ha sospeso la convocazione della commissione competente. La riunione della commissione si sarebbe dovuta tenere il 14 febbraio. Questa decisione mette a rischio la sopravvivenza delle popolazioni indigene che vivono in isolamento volontario e minaccia il loro territorio. La classificazione del territorio come riserva indigena è fondamentale per prevenire l’invasione da parte delle attività estrattive.
In quanto firmatari della Convenzione ILO 169, molti governi europei hanno una responsabilità particolare nel garantire il rispetto e la tutela dei diritti delle popolazioni indigene in Perù. Nello specifico i governi firmatari della ILO 169 devono garantire che i fondi dei progetti di cooperazione internazionale non vengano utilizzati per espellere le popolazioni indigene dai loro territori. Chiediamo che l’UE faccia pressione sulle autorità peruviane competenti per chiedere che la protezione delle popolazioni indigene sia garantita.
In particolare, la Germania è fortemente impegnata a promuovere la biodiversità e la protezione del clima in Perù – aree di progetto che sono direttamente collegate alla protezione dei territori indigeni. Il governo tedesco ha promesso un totale di 529 milioni di euro per la cooperazione bilaterale allo sviluppo con il Perù durante gli ultimi negoziati governativi alla fine del 2022.
“Il comportamento del Ministero della Cultura peruviano dimostra ancora una volta che la vita dei popoli indigeni isolati non è una priorità per lo Stato”, afferma Tulio Toche dell’organizzazione indigena Organización Regional de Pueblos Indígenas del Oriente (ORPIO). È urgente che la comunità nazionale e internazionale chieda al governo di Dina Boluarte di proteggere il diritto alla vita di questi popoli e di adempiere agli obblighi internazionali in materia di diritti umani e protezione dell’Amazzonia.
“Una lettera ufficiale del Ministero rinvia la riunione cruciale della Commissione, lascia il futuro dell’area protetta in un limbo e continua a permettere la concessione di diritti per le attività estrattive. Questa situazione mette seriamente a rischio la sopravvivenza delle popolazioni indigene interessate che vivono in isolamento volontario e ai primi contatti”, spiega Toche.
Sebbene le popolazioni indigene Matses, Remo (Isconahua) e Marubo che vivono in isolamento siano state ufficialmente riconosciute con un decreto (n. 002-2018-MC), la prevista riserva protetta continua a subire forti pressioni da parte di potenti interessi economici.