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Democrazia in crisi: oltre 80 organizzazioni chiedono un Relatore speciale delle Nazioni Unite

Bolzano, Göttingen, 20 novembre 2023

ONU

Le Nazioni Unite dovrebbero istituire l’ufficio di un Relatore speciale sulla democrazia. È quanto chiedono oltre 80 organizzazioni della società civile in una dichiarazione congiunta pubblicata oggi. L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) è uno dei firmatari. Secondo il documento, “la democrazia è minacciata e l’autoritarismo è in aumento”. Le Nazioni Unite devono “fare di più per rafforzare i diritti umani e la democrazia”. La nuova posizione di relatore dovrebbe essere creata dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra e “avere il mandato di esaminare lo stato della democrazia nel mondo da una prospettiva più ampia”.

Le minoranze etniche e religiose e le popolazioni indigene sono particolarmente colpite dal crescente autoritarismo nel mondo. Allo stesso tempo, dipendono in modo particolare da istituzioni democratiche funzionanti per poter rappresentare i propri interessi e lottare per i propri diritti. Per questo motivo, il rafforzamento della democrazia a livello mondiale dovrebbe essere all’ordine del giorno dell’ONU. La posizione di un relatore speciale può dare un contributo prezioso in questo senso.

La democrazia è un diritto umano fondamentale. Senza democrazia, la garanzia dei diritti umani è arbitraria. L’ONU non deve più voltarsi dall’altra parte mentre il diritto alla democrazia, e quindi i diritti umani nel loro complesso, sono negati, minati e indeboliti in molti Paesi del mondo. È urgente nominare un relatore speciale delle Nazioni Unite sulla democrazia.

L’appello congiunto viene lanciato in vista del 75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il 10 dicembre 2023, e le organizzazioni, i decisori politici e i singoli cittadini che la pensano allo stesso modo sono invitati a firmare l’appello <www.democracywithoutborders.org/unrod-call/>. Oltre alle organizzazioni sostenitrici, hanno firmato oltre 100 persone provenienti dal mondo accademico, politico e della società civile di tutto il mondo.

I relatori speciali delle Nazioni Unite sono indipendenti e non retribuiti. Non rappresentano alcuno Stato, regione o gruppo politico particolare. I loro compiti comprendono missioni di accertamento dei fatti e l’esame di denunce individuali e collettive di violazioni dei diritti umani. Attualmente esistono 45 mandati tematici e 13 mandati specifici per Paese.