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Tanzania, discriminazioni in aumento prima delle elezioni: i Masai esclusi dalla registrazione degli elettori

Bolzano, Göttingen, 16 agosto 2024

Gruppo di Masai. Foto: Nezumi - CC BY-SA 3.0

L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) avverte di una nuova escalation di discriminazioni contro gli indigeni Masai in Tanzania, in vista delle prossime elezioni locali e delle elezioni presidenziali e parlamentari previste per il 2025. Decine di migliaia di cittadini in Tanzania, la maggior parte dei quali fa parte dei Masai, sono stati esclusi dal processo di registrazione degli elettori. Questo riguarda 25 villaggi in undici distretti, tutti situati nella Ngorongoro Conservation Area.

Questa decisione di privare i Masai di uno dei loro diritti fondamentali fa parte della campagna di sfratto contro i Masai di Ngorongoro. Dimostra ancora una volta fino a che punto il governo tanzaniano guidato dalla presidente Samia Suluhu Hassan è disposto a spingersi per raggiungere i suoi obiettivi.

L’APM si appella all’Alto rappresentante dell’UE per gli Affari esteri, Josep Borrell, affinché condanni questo passo del governo tanzaniano e chieda che ai Masai sia permesso di votare. Per anni l’UE ha finanziato programmi per costruire la democrazia e lo stato di diritto in Tanzania. L’UE non deve accettare in nessun caso questa violazione dei principi democratici fondamentali da parte del governo tanzaniano. Come può giustificare i suoi programmi e il suo sostegno finanziario se a un intero gruppo vengono semplicemente negate le condizioni di base per la partecipazione democratica?

Dal 2019, il governo tanzaniano sta sfrattando i Masai da due riserve naturali nell’ecosistema del Serengeti. In alcuni casi, viene usata la violenza diretta per costringerli ad abbandonare la loro terra, privandoli dei servizi sociali.

Insieme alla rete MISA (Maasai International Solidarity Alliance), alla quale collaborano organizzazioni locali e internazionali come FIAN, Survival International e l’Associazione per i popoli minacciati, i Masai chiedono al governo della Tanzania di revocare immediatamente la sua decisione e di includere tutti i residenti dei 25 villaggi colpiti nelle liste elettorali e di porre immediatamente fine a tutte le misure che servono a sfrattare deliberatamente i Masai.