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Bolivia: Le lotte di potere nel partito al potere vanno a scapito dei diritti degli Indigeni e dell’ambiente

Bolzano, Göttingen, 29 ottobre 2024

Gli incendi nel comune di Roboré, in Bolivia, continuano a colpire le comunità e il patrimonio naturale. Foto: Claudia Belaunde / FCBC.

L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) avverte dell’impatto delle tensioni politiche in corso in Bolivia sulle comunità indigene e sull’ambiente. I conflitti tra gli attori politici stanno distraendo dai pressanti problemi sociali ed ecologici del Paese e stanno portando la Bolivia sull’orlo di una crisi. Le comunità e le popolazioni indigene stanno soffrendo particolarmente per le tensioni politiche e le difficoltà economiche. I loro mezzi di sussistenza sono a rischio, poiché i loro diritti sono ancora meno riconosciuti a causa del conflitto politico.

In Bolivia, le lotte di potere all’interno del partito MAS al potere si sono intensificate nelle ultime settimane. Ci sono stati ripetuti blocchi stradali e proteste a livello nazionale. Domenica 27 ottobre, si è verificato un sospetto attacco al veicolo dell’ex presidente Evo Morales. Il governo lo accusa di aver orchestrato l’incidente.

L’APM esorta il governo boliviano a porre al centro delle sue politiche la tutela dei diritti della popolazione indigena e le urgenti sfide ecologiche e sociali. Finché i responsabili politici daranno priorità alle lotte di potere piuttosto che al futuro del Paese, la Bolivia rimarrà ben lontana dal risolvere i suoi gravi problemi. La leadership del Paese deve cambiare rotta ora per consentire un futuro inclusivo e sostenibile che dia priorità ai diritti degli indigeni e alla conservazione della natura.

Con una popolazione indigena del 48%, la Bolivia è il Paese con la più grande popolazione indigena dell’America Latina. Il partito di sinistra MAS, a cui appartengono sia il presidente Luis Arce che l’ex presidente Evo Morales, in passato ha sostenuto non solo di migliorare la partecipazione sociale ed economica della popolazione, ma anche di superare il ruolo del Paese come mero fornitore di materie prime e di limitare il dannoso estrattivismo. Tuttavia, il Paese è ancora lontano dall’abbandonare realmente il modello economico estrattivo. Lo sfruttamento delle risorse naturali avviene principalmente a spese dell’ambiente e della popolazione indigena.