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APM si appella alla Corea del Sud: smettere di finanziare i progetti islamisti in Siria

Bolzano, Göttingen, 4 novembre 2024

Campo profughi nella regione di Shahba, nord di Aleppo, Siria del Nord. Foto: Kamal Sido / GfbV 2019.

L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) lancia un appello al governo sudcoreano affinché impedisca a un’organizzazione umanitaria sudcoreana di sostenere l’occupazione turca della regione curda siriana settentrionale di Afrin. Mentre la Corea del Nord sostiene la guerra della Russia contro l’Ucraina, un’organizzazione umanitaria sudcoreana finanzia scuole islamiste ad Afrin. Quando le nostre fonti nella regione hanno riferito della costruzione della scuola da parte dell’organizzazione umanitaria sudcoreana “Join Together Society”, i curdi in esilio di Afrin hanno lanciato una campagna Email con il sostegno dell’APM, chiedendo all’organizzazione di smettere di finanziare gli islamisti. Purtroppo, non c’è stata alcuna risposta.

Poiché la Join Together Society (JTS) ignora le importanti richieste e continua a sostenere l’Islam radicale, domenica scorsa, 3 novembre, l’APM ha inviato un appello direttamente al governo sudcoreano tramite l’ambasciata sudcoreana a Berlino, chiedendo chiarimenti. L’APM ha inoltre chiesto all’ambasciatore sudcoreano a Berlino di ricevere una delegazione di curdi di Afrin che hanno dovuto lasciare la loro patria a causa dell’occupazione turca e hanno trovato rifugio in Germania. Essi potranno fornire informazioni dettagliate sui pericoli posti dall’Islam radicale in Germania e in Europa.

La JTS è un’organizzazione umanitaria internazionale con sede in Corea del Sud e con status consultivo presso il Consiglio economico delle Nazioni Unite. Sostiene di “combattere la fame, le malattie e l’analfabetismo nel mondo”. “Ma anche le organizzazioni umanitarie come la JTS devono rispettare il diritto internazionale e altre regole internazionali. Sostenendo le campagne di islamizzazione della Turchia e quindi l’occupazione illegale della regione, la JTS vanifica i suoi stessi obiettivi. Danneggia la coesistenza pacifica delle religioni e anche il lavoro di altre organizzazioni umanitarie”, afferma Kamal Sido, collaboratore dell’APM, nato ad Afrin.

Anche l’Osservatorio siriano per i diritti umani nel Regno Unito e i cosiddetti “Caschi bianchi” confermano che la JTS finanzia una scuola nel villaggio di Jindres, nella regione curda di Afrin. Questa scuola porta il nome di “Khaled ibn al-Walid”, che nel VII secolo islamizzò la Siria e altri Paesi ed era soprannominato, tra l’altro, “Spada di Allah”.

Dall’occupazione, le notizie di violazioni dei diritti umani e di crimini di guerra commessi dalla Turchia ad Afrin sono state incessanti. La comunità cristiana, che un tempo contava 1.200 membri, non esiste più. Gli ultimi armeni sono stati espulsi, così come circa 350.000 curdi. Migliaia di persone sono state uccise o ferite. Scuole curde, cimiteri curdi e santuari yazidi e aleviti sono stati e continuano a essere distrutti.